Don Emilio de Roja:

un uomo a cui guardare per imparare a ricominciare, sempre

Accettava ogni sfida che gli veniva dalla realtà perchè coglieva in ogni circostanza una chiamata per sè, a cercare e a costruire il bene. Cercava il bene anche nei ragazzi più antipatici, più insopportabili; gli bastava quella minima scintilla di bene presente in ogni persona per proporre un cammino comune, contento di un positivo che ricominciava a emergere; perseguiva il bene anche nelle circostanze apparentemente senza speranza: i “nemici” tedeschi; i giovani, le donne, i disoccupati di San Domenico; i giovani che entravano e uscivano dal carcere e così via. La sua vita è stata una continua “ripartenza”, un “costruire sempre” con apertura, responsabilità, creatività, facendosi compagno di chiunque, sperando contro ogni apparente impossibilità che il seme di bene presente sarebbe germogliato, che Dio avrebbe vinto.

Prima delle sue opere, al centro delle sue opere, sempre continuamente riformate, c’è lui, con il cuore riempito dal Vangelo come fonte del giusto, del vero e del bello. Il criterio che ne trae è imitare lo sguardo di Dio creatore e salvatore, che è uno sguardo che cerca e valorizza ogni minima traccia di bene in ognuno. In questa impresa apparentemente disperata si basa completamente sulla fiducia in Dio, sulla preghiera a Lui e alla Madonna.

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Don Emilio celebra la messa in ricordo dei patrioti della Brigata Osoppo al Bosco Romagno
Giovanni Paolo II alla Casa dell’Immacolata.

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COSTRUIRE SEMPRE:
UNA PASSIONE PER L’UOMO
DON EMILIO DE ROJA: STORIA DI UNA VITA COSTANTEMENTE ALL’OPERA

Galleria “Tina Modotti”
Via Paolo Sarpi, Udine

dal 26 febbraio al 3 aprile 2022

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